martedì 8 gennaio 2008

Prodi impegna l'esercito per l'allarma "spazzatura" a Napoli

Centoventi giorni per tornare alla normalità: questo è il tempo massimo che il presidente del Consiglio Romano Prodi ha deciso di concedere per far uscire la Campania dall'attuale, drammatica situazione. E per vincere la sfida, di civiltà e di immagine, il premier chiede all'esercito di restare sul campo e mette su una nuova squadra: l'ex Capo della Polizia Gianni De Gennaro sarà il nuovo supercommissario straordinario e avrà 120 giorni per portare a termine il compito insieme al generale di Divisione Franco Giannini, il questore e il prefetto di Napoli Alessandro Pansa e Antonio Pugliesi. Il conto alla rovescia parte oggi, poi la responsabilità della gestione del ciclo dei rifiuti tornerà in mano alle amministrazioni locali. Almeno questo è l'obiettivo. La partita é di quelle complesse e nessuno a Palazzo Chigi si nasconde le difficoltà. Di mezzo infatti c'é la camorra e ora occorrerà monitorare le reazioni del 'nemico'. Si può immaginare - è il ragionamento che si fa in ambienti dell'Esecutivo - che cercherà di riorganizzarsi al più presto e questo è un motivo in più per chiamare in causa il Genio militare. E il "poliziotto" Gianni De Gennaro. I vertici delle forze armate - a quanto riferiscono alcuni esponenti dell'Unione - avrebbero storto la bocca all'idea di restare coinvolti nell'emergenza rifiuti. Raccogliere la spazzatura non è esattamente un compito per militari professionisti. Una preoccupazione di cui si sarebbe fatto portavoce il ministro della Difesa Arturo Parisi durante il vertice di governo che si è tenuto oggi a Palazzo Chigi. Ma è anche vero che mettere in campo i militari è un modo per porre un ulteriore diaframma con la criminalità organizzata.

D'altro canto, come sottolinea Prodi, l'intervento dell'esercito in caso di straordinarie necessità e urgenza è previsto dalla legge. La scelta, invece, di far tornare in prima fila l'ex numero uno della Polizia sembra che abbia convinto tutti, compresa l'opposizione. Il placet del centrodestra, che da diversi giorni chiedeva un coinvolgimento di De Gennaro, è stato infatti uno degli elementi determinanti per la decisione del governo. Altro elemento chiave il 'pedigree' anticriminalità dell'ex capo della Polizia. Il piano di Romano Prodi punta a risolvere una volta per tutte la questione rifiuti. E dunque, oltre a soluzioni di medio termine, il premier gioca la carta dei termovalorizzatori (saranno tre) e della raccolta differenziata. Legando questi due aspetti, inoltre, è riuscito anche a lasciare il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio soddisfatto. Il leader dei Verdi, messo comunque sotto scacco dall'emergenza e sotto accusa dagli alleati per i troppi no detti dagli ambientalisti in questi anni, ha infatti ottenuto la rassicurazione che il terzo (e nuovo) inceneritore sia costruito secondo le tecnologie più innovative. Mediazione dopo mediazione, Prodi dunque sembra aver trovato una prima via d'uscita da una situazione che si era fatta pesantissima. E l'arte della mediazione è anche quella che il premier ha dovuto sfoderare con il governatore della Campania Antonio Bassolino. Quello con il presidente della Regione è stato il primo appuntamento della giornata a Palazzo Chigi. Ambienti della maggioranza raccontano di un incontro teso, durante il quale il presidente del Consiglio non avrebbe certo sottaciuto le responsabilità del governatore. D'altra parte, sono in molti, dentro l'Unione, a ritenere che Bassolino avrebbe dovuto lasciare spontaneamente il suo posto. Ma il presidente della Campania è irremovibile: non che non riconosca le sue responsabilità, ma di dimettersi non ci pensa proprio. E così l'unica strada percorribile per Palazzo Chigi è far sì che il presidente della Regione e gli uomini ai quali è stato affidato il compito di affrontare e risolvere l'emergenza accettino di collaborare nei prossimi quattro mesi.
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